Young Territories - L’Arca in Movimento

“IL CORAGGIO DI AGITU”

Murales realizzato da ragazzi dai 14 ai 17 anni del Centro Educativo Millenials

Centro Sociale Fornace, Via Cisalpina, 40 Reggio Emilia RE

 

CHI ERA AGITU

Dopo aver conseguito la laurea in sociologia all’Università di Trento, tornò nel suo paese di origine, dove fu coinvolta nelle proteste ad Addis Abeba contro l’industrializzazione non regolamentata e l’accaparramento di terre da parte del governo etiope per conto di società internazionali.

Nel 2010 fuggì dal conflitto ed emigrò in Italia come rifugiata in Trentino-Alto Adige, dove apprese sul campo le metodiche dell’agricoltura locale. Grazie alle conoscenze ricevute dalla nonna materna, fondò, prima in Val di Gresta e poi in Valle dei Mocheni, “La Capra Felice”, un allevamento di capre su un terreno comunale precedentemente abbandonato, affrontando la difficoltà di avviare un’impresa in un settore prevalentemente maschile e come donna straniera.

La sua azienda agricola produceva latticini con metodi naturali e prodotti di bellezza a base di una razza autoctona, la capra Pezzata Mòchena. 

Grazie alle sue capacità e competenze, il suo allevamento era prospero e nel 2015 vinse il premio della resistenza casearia. 

Il 29 dicembre 2020 è stata uccisa a martellate all’età di 42 anni nel suo appartamento a Plankerhoff, una frazione di Frassilongo, da Adams Suleiman, un lavoratore stagionale ghanese da lei precedentemente nell’ennesimo triste caso di femminicidio e violenza.

Nel 2019 Gudeta fu nominata per il premio Luisa Minazzi come ambientalista dell’anno di Legambiente

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha espresso cordoglio ed ha affermato che Gudeta: “Ha dimostrato come i rifugiati possono contribuire alle società che li ospitano… Nonostante la sua tragica fine, l’UNHCR spera che Agitu Ideo Gudeta sia ricordata e celebrata come un modello di successo e di integrazione, e che ispiri i rifugiati che lottano per ricostruire le loro vite”.

Agitu

CHI E’ IL GRUPPO DI RAGAZZI AUTORI DEL MURALES

I gruppo di ragazzi dai 14 ai 17 anni che ha realizzato questo murales appartiene al Centro Educativo Millenials, collocato in via Veneri 94 (laterale di via Adua) e gestito da Dimora d’Abramo; si tratta di uno spazio di intercettazione delle necessità di minorenni preadolescenti e adolescenti italiani e stranieri dagli 11 ai 17 anni.
“Millennials” opera su tre aree: accoglienza pomeridiana, sostegno didattico ed educativo mirato al percorso scolastico, accompagnamento socio-educativo del minore e della famiglie verso relazioni e contesti di vita territoriale.

COM’E’ NATA L’IDEA DI QUESTO MURALES E IL SUO SIGNIFICATO

Dopo un primo percorso di approfondimento sul tema dell’Impegno Sociale, affiancati dai loro educatori e da educatori di L’Arca in Movimento APS e CSV Emilia, i ragazzi hanno scelto di dedicare il loro murales a una figura specifica, Agitu Ideo Gudeta. Ciò che li ha colpiti è stato il coraggio di questa Donna, che si è battuta per il suo territorio contro le prepotenze delle grandi multinazionali, mostrando rispetto e cura per l’ambiente, anche di un altro paese, e lottando per un modello possibile d’integrazione, ispirando altri rifugiati e paesi.

Le immagini raffigurate rappresentano le azioni di Agitu: la protesta e il battersi per qualcosa in cui si crede (gruppo di persone riunite che protestano, con i loro cartelli), la prepotenza delle multinazionali (rifiuti, residuo dei loro prodotti, e una mano che tiene in pugno gli alberi spogliando il territorio), la lotta per l’integrazione di Agitù e il suo prendersi cura anche di altri luoghi (la fattoria con il suo allevamento e i frutti della terrà ben curata), la forza e il coraggio con cui si è battuta, fungendo da esempio e ispirazione (il Cervo che troneggia da un lato del murales). Il fiume è simbolo di un’energia giovane che scorre e il verde e il marrone, con i loro toni accesi, dominano come deve prevalere la cura del nostro territorio e dei nostri valori sui comportamenti errati e prepotenti.

LUOGO SCELTO PER RAFFIGURARLO

Il Centro Sociale Fornace (Via Cisalpina 40) ha collaborato in più occasioni con L’Arca in Movimento APS e con il Centro Educativo Millenials, che si trova per altro a poca distanza. Per questo motivo ha accolto con piacere su una sua parete il significativo murales realizzato dai ragazzi, collocato così in un contesto di passaggio e visibilità, con la speranza di portare al quartiere un prezioso messaggio di cura e integrazione.